
E’ una pianta erbacea originaria dall’America meridionale, coltivata per
la produzione dei frutti commestibile e ornamentali, botanicamente detti
peponidi , che sono bacche di notevoli dimensioni, dalle caratteristiche
assai diverse secondo le specie.
La Cucurbita maxima, o zucca comune , forma peponidi molto grossi.
globosi, piu’ o meno schiacciati oppure allungati , a superficie
liscia, costoluta o anche bitorzoluta ; la buccia é di colore verde
scuro, giallo o arancione ; la polpa è sempre più o meno
intensamente gialla e ha consistenza soda, farinosa, poco fibrosa.
I frutti si raccolgono quando sono completamente maturi e
risultano di facile conservazione durante l’inverno.
Le varietà più comuni sono la “Marina di Chioggia”, a frutto verde
globoso schiacciato ai poli, costoluto e verrucoso;
la Mammouth a frutto tondeggiante, colossale, la Hubbard,
di forma allungata ; la Butternut, piriforme; la Quintale
e la Melone Gigante , entrambe a peponide di notevoli dimensioni.
Altre varietà molto diffuse sono : La Piena di Napoli, a frutto
clavato lungo fino a un metro; la Lunga invernale di Napoli,
la Piena di Chioggia, e la Tromboncino o d’Albenga , normalmente
coltivata a pergolato, di cui si raccolgono in estate i frutti penduli
immaturi, teneri e gustosi, somiglianti a zucchine.
La zucca era un’ortaggio molto usato un tempo , oggi relativamente
meno : solo in alcune regioni , per esempio Lombardia, Veneto e Sicilia,
si mantiene una certa tradizione dell’uso della zucca.
La zucca è ricca di vitamina A , potassio, carotenoidi.
La zucca intera si conserva per settimane; una volta tagliata
bisogna consumarla nel giro di pochi giorni, perchè avvizzisce
in breve tempo.
Ringrazio: Reader’s Digest s.p.a
Grande enciclopedia illustrata della gastronomia