
Frutto di un cespuglio originario dall’Asia Minore e presente nel bacino Mediterraneo sia spontaneo sia coltivato. La nocciola è un frutto secco: il guscio, di color rosso mattone o marrone, è infatti legnoso e la parte commestibile è la mandorla che si trova all’interno. L a forma è criterio di una classificazione pratica: le nocciole a forma allungata sono , in genere, meno pregiate di quelle rotonde.
Fra queste ultime si ricordano la nota “Tonda Gentile delle Langhe” e la Romana Gentile, mentre l’ottima “San Giovanni” appartiene al gruppo delle lunghe.
La maturazione in Italia avviene in genere alla fine dell’estate. Le nocciole hanno un alto valore alimentare ed energetico: contengono fino al 65% di grassi e il 10% di carboidrati. Oltre che direttamente come frutta secca, oggi sono spesso consumate leggermente tostate, salate o no, come snack per accompagnare aperitivi o cocktail. Le cucine di altri Paesi, per esempio quella inglese, le usano anche in piatti salati, generalmente minestre, come del resto le mandorle: è interessante traccia di cucina medioevale, che però in Italia è totalmente scomparsa. Il prevalente impiego che la cucina italiana fa delle nocciole è in pasticceria, confetteria e gelateria.
In pasticceria : la nocciola viene viene usata intera, o sminuzzata in granella, oppure ridotta in polvere, mantecata e trasformata in pasta.
Tritata più o meno finemente, essa è impiegata per farcire elementari dolci e torte, o per essere incorporata in tipici impasti per biscotti e pasticcini , o per servire come guarnizione . E’, tuttavia ,nel campo della confetteria che essa trova la sua più completa utilizzazione per la confezione di torroni, croccanti ,praline, gianduiotti, cioccolati nocciolati, ripieni per cioccolatini e confetti e tipiche paste da spalmare.
Ringrazio: Reader’s Digest s.p.a
Grande enciclopedia illustrata della gastronomia