Piantina molto nota , con radice fittonosa, lunga e carnosa.
Scapo fioraleapicale giallo e fiori ligulati.
Le foglie sono disposte a rosa, oblungovate, con nervatura mediana.
Fiorisce da febbraio ad ottobre.
Si trova in tutti i prati incolti, fra le vigne, lungo i sentieri.
Si raccoglie la pianta intera sia prima che dopo la fioritura, possibilmente con la radice.
E’ sicuramente il simbolo delle piante selvatiche commestibili; certo la piu’ apprezzata e conosciuta per gusto e rendimento.
Le foglie piu’ tenere possono essere mangiate in insalata, da sole o assieme ad altre, alle quali conferisce un leggero gusto amaricante.
Possono essere mangiate bollite, poi stufate in padella con olio, aglio e sale.
Si usano nelle minestre e nelle frittate.
I boccioli dei fiori non dischiusi, possono essere conservati in salamoia o sotto aceto per usarli a mo’ di capperi.
Parte molto buona, e poco conosciuta é la radice che lessata e condita con olio d’oliva, offre un piatto delizioso, amaro , gradevole, nutriente.
03
Mag